Adozione e...Quattro chiacchiere con Fatima Sarnicola storia di una bambina Lituana che ha trovato la gioia di vivere in Italia.
- Giuseppe Iadonato

- 8 lug
- Tempo di lettura: 2 min

Fatima, cosa significa PER TE, il termine #ADOZIONE?
Per me, adozione significa rinascita. È un atto d’amore profondo, che va oltre i legami di sangue per abbracciare quelli del cuore. È l’incontro tra due mancanze: quella di una famiglia e quella di un figlio che insieme creano qualcosa di nuovo. Adozione è cura, scelta, responsabilità e fiducia. È un percorso fatto di fragilità e forza, dove si costruisce una famiglia con pazienza e verità.
Che emozioni hai provato quando hai saputo della tua adozione? Genera un turbine di emozioni. Confusione, prima di tutto, poi curiosità, a volte rabbia, spesso anche un senso di gratitudine. Ogni storia è diversa, per qualcuno è un sollievo mettere insieme i pezzi di un’identità mentre per altri è una ferita che si riapre. Col tempo, se accompagnati con amore e ascolto, quella verità può diventare una base solida per sentirsi completi.
Come mai in Italia le adozioni che arrivano a buon fine sono,diciamo, così poche?
Sono poche per diverse ragioni:
• Iter burocratici troppo lunghi e complessi, che scoraggiano molte famiglie.
• Criteri molto rigidi per valutare l’idoneità dei genitori adottivi.
• Una carenza di sostegno psicologico e pratico per le famiglie prima e dopo l’adozione.
• Una certa diffidenza culturale verso le forme di genitorialità non biologica.
Cosa cambieresti “burocraticamente” se avessi una sorta di bacchetta magica, per avere adozioni, passami il termine, più veloci?
Cambierei tre cose fondamentali:
1. Snellirei i tempi: fisserei un limite massimo di durata per ogni fase dell’iter (idoneità, abbinamento, affido, ecc.).
2. Centralizzerei le informazioni: un sistema nazionale unico e trasparente, dove ogni coppia può seguire lo stato del proprio percorso e sapere quanti minori sono adottabili.
3. Aumenterei il supporto alle famiglie: non solo valutazioni, ma formazione e accompagnamento concreto, anche dopo l’adozione, per affrontare le difficoltà emotive e relazionali.
Com’è nata l’idea di #AdoptLife? AdoptLife nasce da un desiderio molto semplice ma potente, ovvero colmare il vuoto di informazioni e connessione nel mondo dell’adozione. È nata parlando con genitori adottivi, assistenti sociali, giovani adulti adottati,psicologi e avvocati… tutti condividevano lo stesso bisogno, una rete vera, dove trovare risposte, storie vere, aiuto concreto. Così è nata l’idea di una piattaforma che non fosse solo informativa, ma anche comunitaria, dove il percorso dell’adozione non fosse vissuto in solitudine. Uniamo chi sogna una famiglia, chi la sta costruendo e chi lavora ogni giorno per renderlo possibile.

Attività realizzata nell'ambito del progetto TOCC0003718 CUP
C77J23001470008 COR 16229760 finanziato da Next Generation EU -
PNRR Transizione Ecologica Organismi Culturali e Creati







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