Dal barcone allo stage all’Unicef: a Fermo arriva Remon Karam.

Giuseppe Iadonato
5 nov 2024
Tempo di lettura: 2 min

» Avevo freddo, avevo paura»

Remon era solo un ragazzino, cristiano copto, che aveva sfidato il mare per poter realizzare un suo sogno: STUDIARE.

Per farlo aveva intrapreso un viaggio molto rischioso.

«Il mio viaggio è iniziato il 6 luglio del 2013, è durato 160 ore e preferirei morire pur di non compiere quel viaggio di nuovo. Avevo freddo, avevo paura. I bambini piangevano, le madri pregavano, l’acqua ci raggiungeva ovunque. Per dissetarci, ci davano sorsi di acqua, razionandola nei tappi di plastica sporchi di benzina. Una notte ho pensato una cosa, una cosa sciocca: non alla fame, alla paura di morire, ai pesci che mi avrebbero divorato.

Ho pensato: ma che fine hanno fatto le stelle? Perché intorno a me c’era solo buio».

𝘔𝘦𝘳𝘤𝘰𝘭𝘦𝘥ì 13 𝘯𝘰𝘷𝘦𝘮𝘣𝘳𝘦 presso la 𝘉𝘪𝘣𝘭𝘪𝘰𝘵𝘦𝘤𝘢 𝘊𝘪𝘷𝘪𝘤𝘢 𝘙𝘰𝘮𝘰𝘭𝘰 𝘚𝘱𝘦𝘻𝘪𝘰𝘭𝘪 di Fermo ascoltaremo la storia di 𝗥𝗲𝗺𝗼𝗻 𝗞𝗮𝗿𝗮𝗺, egiziano copto arrivato a bordo di un barcone sulle coste siciliane.

All’epoca quattordicenne, oggi Remon è un giovane attivista per i diritti umani.

In questi dieci anni Remon si è costruito una vita in Italia senza mai dimenticare le proprie origini e il motivo che lo ha costretto a lasciare i propri affetti e la terra natale.

📚 La sua esperienza è narrata nel libro “𝘐𝘭 𝘮𝘢𝘳𝘦 𝘯𝘢𝘴𝘤𝘰𝘯𝘥𝘦 𝘭𝘦 𝘴𝘵𝘦𝘭𝘭𝘦”, scritto da Francesca Barra, ma ascoltarla raccontare da chi l’ha vissuta permette di comprenderne ancora di più la profondità e l’importanza.

Vi aspettiamo per condividere insieme questa occasione di dialogo e riflessione.